La GMC Instruments Italia è la filiale italiana del gruppo tedesco/svizzero GMC-Instruments GmbH, ed opera nel settore della misura e del controllo industriale. Fa parte di uno dei più importanti gruppi industriali della Germania.
Originariamente l’attività di GMC Instruments ebbe inizio nel 1977 come Camille Bauer Italia diventando, in pochi anni, un punto di riferimento per il mercato dell’impiantistica chimica per lo sviluppo e la realizzazione di strumenti per la misura ed il controllo delle grandezze fisiche di processo.
Gran parte dei trasduttori e dei convertitori per grandezze elettriche installati negli ultimi vent’anni sono Camille Bauer e sono perfettamente funzionanti, segno di grande affidabilità dei prodotti forniti.
Nel 1993 si sono aggregate altre due importanti aziende:
la ABB METRAWATT, produttrice di regolatori e strumentazione di verifica e prova per la conformità alle normative e strumentazione per il rilevamento del consumo energetico (affinando le proprie conoscenze in questo settore con prodotti per il controllo e gestione dei consumi energetici, ne hanno fatto un punto di riferimento in Germania, e non solo);
la GOSSEN, produttrice di alimentatori da laboratorio (serie Konstanter), indicatori analogici e digitali. In Germania il nome “Konstanter” è sinonimo di “alimentatore”.
La GMC Instruments Italia, con sede a Biassono (MB), seguendo il mercato italiano è in grado di offrire direttamente l’ampia gamma di prodotti per il controllo e la misura, con elevata professionalità dei propri addetti.
Il gruppo GMC Instruments
La crescente elettrificazione alla fine del XIX e all’inizio del XX secolo, soprattutto nel campo della tecnologia dell’illuminazione elettrica, aprì la strada a nuovi rami dell’industria.
Due imprenditori franchi, il dottor Siegfried Guggenheimer e Paul Gossen, furono tra i pionieri della tecnologia di misurazione all’inizio del 20° secolo. Con le loro società Metrawatt AG e Paul Gossen GmbH, hanno gettato le basi per quella che poi è diventata Gossen Metrawatt GmbH nel 1993.